L’analisi SWOT (Strenghts, Weaknesses, Opportunities, Threats) viene solitamente effettuata individuando aspetti/elementi e situazioni riconducibili alle 4 categorie citate, senza un reale confronto circa l’entità o portata di ciò che si scrive. Appare quindi evidente come l’elevata discrezionalità (o soggettività) degli elementi inseriti possa facilmente minare la credibilità di questo tipo di analisi.
Un approccio semiquantitativo non sarebbe quindi scevro da soggettività, tuttavia renderebbe più trasparente il metodo utilizzato per la sua esecuzione.
Siccome l’analisi SWOT è un argomento che mi intriga, di seguito condivido alcuni ragionamenti effettuati nel mio tempo libero (sono cose datate, partono dal 2014 e solo ora le condivido apertamente, sperando abbiano lo spazio che meritano).
Se sei più interessato al risultato ottenuto e a poter provare a elaborare la tua analisi SWOT semiquantitativa, scorri fino in fondo
Approccio n. 1: analisi SWOT geometrica
L’idea è quella di semplificare o meglio evitare l’analisi SWOT-landscape (ossia utilizzare un software a pagamento)… il risultato non sarà graficamente così gradevole però penso che il risultato possa essere comunque apprezzabile.
Concetto di partenza: se riuscissi a posizionare nei 4 spazi (uno per categoria) i punti degli aspetti da considerare, potrei costruire il “poligono” del progetto e da qui il baricentro potrebbe consentirmi di stabilire se il medesimo progetto sia connotato da più o meno rilevanti forze, debolezze, opportunità e criticità.
Immaginando quindi che gli effetti (poi impatti) di un progetto si manifestano nello spazio e nel tempo, i quattro riquadri sono stati considerati separatamente, in modo da avere sull’ordinata lo “spazio” e sull’ascissa il “tempo”. A questo punto ho stabilito la scala degli assi (1,2,3,4,5) secondo la classificazione temporale (periodo molto breve, breve, medio, lungo, molto lungo) e spaziale (molto localizzato, localizzato, medio, esteso, molto esteso).
A questo punto, sorge spontanea la considerazione che gli effetti, oltre alle variabili spazio temporali, debbano essere descritti anche in termini di intensità.
Per questo motivo andrò ad considerare un asse z, basato sempre su una scala 1,2,3,4,5 in cui rappresentare i valori di intensità (molto bassa, bassa, media, alta, molto alta).
elaborazione
FASE 1: poligoni e superfici S, W, O, T.
a) Trasporre nello spazio geometrico gli elementi che compongono l’analisi SWOT classica, rappresentandoli secondo i parametri spazio (y), tempo (x), ottenendo un poligono per ogni quadrante;
b) calcolo il baricentro del poligono di base e lo proietto su z (intensità) di un valore pari alla media matematica delle diverse intensità rilevate per ogni elemento.
Qui sorge un problema: come tener conto del numero di elementi presenti nei diversi quadranti? Se il progetto ha tanti punti di forza e poche debolezze da qualche parte questo deve incidere.
FASE 2: Come tener conto del numero di elementi presenti?
a) Traccio i segmenti “origine – baricentro” rispettivamente per ciascun poligono creato nello spazio “tempo-spazio” di ogni quadrante (in viola);
b) unisco i baricentri dei 4 poligoni ottenuti per ciascun quadrante S, W, O, T, creando il poligono di base del progetto (in rosa);
c) Traslo i segmenti “origine – baricentro” di ciascun poligono S, W, O, T, dall’origine al baricentro del poligono di base del progetto;
d) Stabilisco un “passo standard”, calcolato tramite la seguente operazione:
Σ (lunghezza segmenti “origine-baricentro”) / Σ (n. elementi presenti nei quadranti S, W, O, T)
e) Determino il “baricentro reale” del poligono del progetto muovendomi lungo le linee “origine-baricentro” traslate, con passi (di unità calcolate al punto precedente) effettuati parallelamente ai segmenti “origine-baricentro” (tratteggio rosso in figura).
f) elevo (proietto sull’asse z delle intensità) il baricentro reale di un valore pari alla media aritmetica delle intensità dei baricentri dei poligoni S,W,O,T.
FASE 3: Rappresentazione
Creo la superficie 3D del progetto, in modo che sia delimitata dai baricentri dei poligoni S, W, O, T, individuati (x,y,z) e che tenga conto del “baricentro reale” del progetto (x,y,z) come determinato in precedenza.
FASE 4: Risultato
Il progetto considerato mostrava più punti di forza, meno opportunità e ancora meno debolezze e minacce; il “baricentro reale” di fatto ricade nel quadrante “Strenghts”. Ho scelto di rappresentare la superficie 3D mediante una scala cromatica verde-rosso.
FASE 5: Discussione
Questa elaborazione l’ho prodotta partendo da questa tabella con l’analisi SWOT di un progetto di impianto idroelettrico ad acqua fluente.
Per realizzare quanto presentato ho utilizzato nel 2014 i seguenti sofware:
- AutoCAD per la costruzione dello spazio di lavoro x, y, z;
- ArcMap (ArcScene) per la determinazione della superficie passante per i punti considerati e per la rappresentazione grafica.
Il procedimento è tuttavia laborioso, oltreché fortemente limitato nella riproducibilità considerando i software impiegati, per i seguenti motivi:
- l’intensità (z) dovrebbe tener conto della positività o negatività degli effetti considerati, ma ciò significherebbe ampliare lo spazio di lavoro, comportando qualche complicazione.
- non ho sufficienti conoscenze statistiche e di programmazione per provare altri metodi….
- La SWOT-Landscape, assegna un colore identificativo per le categorie S,W,O,T, il che rende molto più comprensibile la rappresentazione.
E quindi?!? Aspetta e vedrai…
Approccio n. 2: analisi SWOT 3D mediante Microsoft Excel e IBM SPSS
MICROSOFT EXCEL
Ogni elemento presentato nell’analisi SWOT esercita la propria influenza nel tempo e nello spazio, con una certa intensità.
Nella seguente tabella riporto i valori attribuibili a ciascun elemento individuato nell’analisi SWOT.
La distinzione fatta per la variabile “Intensità” deriva dalla necessità di distinguere gli impatti positivi (verde) da quelli negativi (rosso).
I valori numerici sono quindi compresi per le variabili x,y tra 1 e 5.
Per poter rappresentare in un unico spazio 2D (x,y) gli elementi individuati per ciascun riquadro S,W,O,T (ID), ho individuato le corrispondenze tra valore assegnato nella matrice e valore da rappresentare graficamente.
Di seguito la corrispondenza tra valori assegnati (in modo fittizio) e i valori utili per la rappresentazione grafica.
La rappresentazione grafica ottenuta (dispersione di punti) è la seguente.
Considerato che in questo aggiornamento l’intenzione è quella di trovare un modo di gestire i dati nelle tre dimensioni, ancor prima di affrontare le operazioni geometriche descritte nel capitolo precedente (tracciatura dei poligoni, individuazione dei baricentri, ecc…), con questo grafico terminano le elaborazioni in Microsoft Excel.
IBM SPSS
Il programma utilizzato per sviluppare un’elaborazione grafica tridimensionale è IBM SPSS Statistics (versione 20). È possibile scaricare una versione demo con una licenza della durata di 15 giorni.
Si procede con il definire le informazioni di ciascun campo (variabili) e inserendo i valori come mostrato di seguito.
N.B. Avendo la possibilità di lavorare con 3 variabili, cambiano le attribuzioni delle stesse agli assi x,y, secondo la seguente modalità: x tempo, z spazio, y intensità.
I dati di intensità (y) sono inseriti in modo casuale.
Di seguito l’interfaccia, i parametri inseriti e le elaborazioni ottenute.
Grafico a dispersione 3D con
Superficie 3D
Purtroppo le opzioni previste per l’output “Superficie” non consentono di modificare l’asse z (spazio) che presenta un andamento decrescente da sinistra verso destra.
CONCLUSIONI
Considerate le poche opzioni a disposizione per l’output “Superfice” (non capisco se questo dipenda dal fatto che si tratta di una versione demo o se devo esplorare meglio il software che è alquanto complesso) il grafico a dispersione 3-D è molto più comprensibile.
Ciononostante non è quello che mi aspetto come rappresentazione grafica dell’analisi SWOT geometrica.
Concludendo:
- non riesco ad applicare le funzioni statistiche del software IBM SPSS Statistics, sulla superficie 3D generata (forse il limite è rappresentato dall’essere una versione demo);
- non riesco ad immaginare come il metodo ipotizzato poligoni-baricentri possa essere automatizzato, anche se il programma sembra essere molto potente…. magari qualcuno con conoscenze/competenze da programmatore potrebbe vedere la cosa sotto un’altra luce;
- prima di installare SPSS ho provato con l’estensione di excel Isometrix.xlam sviluppata da Fernando Cinquegrani ma il risultato non è paragonabile con quello di SPSS (http://www.prodomosua.eu/ppage02.html)
Approccio n. 3: analisi SWOT 2D mediante Microsoft Excel
Mantenendo inalterata la necessità di rappresentare graficamente l’analisi SWOT utilizzando comunque 3 variabili e sorvolando sulla superficie di interpolazione tridimensionale, in questo Approccio n. 3 vorrei ragionare un attimo sull’algoritmo di calcolo.
Riprendendo i valori di tempo, spazio e intensità assegnati ai diversi termini (non quelli utili ai fini della rappresentazione grafica) definisco arbitrariamente un peso per ciascuno di essi, in funzione dell’importanza del termine in esame.
Valori attribuibili e significato
Valori assegnati ai termini costituenti le categorie S, W, O, T
METODOLOGIA DI CALCOLO
Scopo: ridurre la matrice ad un singolo valore di S, W, O, T.
- Algoritmo per determinare il valore complessivo di ciascun termine iesimo:
(s,w,o,t) i = [ ( tempo i + spazio i ) • intensità i ] • peso i
- Algoritmo per determinare il valore totale di S, W, O, T.
(S, W, O, T)tot = media pesata di (s,w,o,t) i
Risultato dell’applicazione degli algoritmi di calcolo indicati in precedenza
RAPPRESENTAZIONI
Propongo tre formati di grafico che consentono una lettura intuitiva dei risultati ottenuti mediante l’applicazione degli algoritmi (ne immagino l’applicazione ad es. nel confronto tra alternative di progetto).
Anello
Grafico ad anello delle categorie S, W, O, T; le etichette indicano il rispettivo contributo %
Radar
Grafico “radar riempito” delle categorie S, W, O, T; in base al contributo %
Bolle
Questo tipo di grafico consente di fatto di gestire 3 variabili: tempo (x), spazio (y), intensità (diametro delle bolle).
Il primo grafico ottenuto appare poco leggibile per via della sovrapposizione degli elementi.
Immaginando quindi di poter collegare il grafico ad un elenco di aspetti descrittivi suddiviso in quattro riquadri, la soluzione migliore individuata è consistita nell’addizionare ai valori ottenuti dei “passi noti” in modo che l’elaborazione si caratterizzasse per la presenza di bolle isolate.
Dati origine per grafico a bolle tradizionale (bolle sovrapposte) |
Dati origine per grafico a bolle “modificato” (bolle isolate) |
Se fossi interessato a testare e/o utilizzare il metodo, condivido qui il file di Microsoft Excel. In cambio chiedo, oltre alla citazione della fonte, che mi venga comunicato l’ambito di applicazione e l’elaborato tecnico in cui è stato inserito il grafico, in modo da costruire una bibliografia del suo utilizzo.
Clicca sull’icona per procedere con il download del file di Microsoft Excel.
Attribuzione 4.0 Internazionale (CC BY 4.0) |
Analisi SWOT con QGIS
In questo capitolo troverai solo chiacchiere, realistiche, ma pur sempre chiacchiere. Prima o poi farò un tentativo.
Intuitivamente mi immagino i seguenti criteri di rappresentazione:
- spazio: buffer (di ampiezza da definire);
- tempo: simbolo grafico graduato (es. una freccia);
- intensità: scala di colore.
Spazio
Il buffer si presta molto bene: bisogna definire la corrispondenza tra il valore compreso nell’intervallo (1-5) assegnato al termine (s,w,o,t) i e l’unità di misura da utilizzare.
Ad esempio: 1 à 100 metri
2 à 200 metri … 5 à 500 metri |
N.B. Il valore massimo 5 corrisponde a “molto lontano”: prima di applicare il metodo di rappresentazione è opportuno specificare se il buffer generato ha un valore reale o “simbolico” (cioè se i 500 metri sono effettivamente tali o se viene utilizzato un valore fittizio per esigenze di rappresentazione cartografica). |
Tempo
Le dimensioni vengono scelte arbitrariamente, in funzione della scala di rappresentazione / analisi. |
Intensità
Scale di colore di libera scelta (qui due proposte da QGIS). |
…work in progress…